La massa critica e il cambiamento globale
di Nitamo Montecucco
estratto dal libro “I Creativi Culturali” Xenia Edizioni
Abbiamo raggiunto un punto di cruciale importanza nella nostra storia. Siamo all’inizio di un nuovo periodo di
evoluzione sociale, spirituale e culturale. Stiamo evolvendo verso un sistema interconnesso, basato sulla
informazione, che abbraccia l’intero pianeta. La sfida che ora dobbiamo affrontare è quella di scegliere il nostro
futuro. La nostra generazione è chiamata a decidere il destino della vita su questo pianeta, a creare una società
globale pacifica e cooperante, continuando così la grande avventura dello spirito e della consapevolezza sulla
Terra. estratto dal «Manifesto della Coscienza Planetaria»
Le ricerche sociologiche presentate in questo libro rilevano una forte crescita delle persone
impegnate su aree valoriali quali: ecologia, pace, economia e consumi etici, salute naturale, ricerca
interiore e diritti umani. Esse rappresentano quasi certamente l’unica forza che può innescare il
grande cambiamento globale necessario per trasformare la nostra attuale cultura divisa in una
Civiltà Planetaria etica, umana e sostenibile. Tale Civiltà Planetaria rappresenta un traguardo
fondamentale dell’evoluzione umana, come lo sono stati i processi di unità nazionale
nell’Ottocento, e di formazione della Comunità Europea nella seconda metà del Novecento.
I creativi culturali, anche se numerosi, rappresentano però una forza sociale ancora troppo
frammentata per influire in modo apprezzabile sulla direzione del nostro futuro globale. È quindi
necessario che vengano create reti di interconnessione tra le componenti di tale forza, così da
raggiungere, entro i prossimi cinque-dieci anni, una «Massa Critica» di persone sufficiente a
catalizzare l’inizio del worldshift.
Ma che cos’è una massa critica, e da quante persone dovrebbe essere composta per influire su una
scala planetaria?
LA MASSA CRITICA E IL FENOMENO DELLA CENTESIMA SCIMMIA
Il concetto di «massa critica», che in fisica individua la quantità di materiale fissile (uranio,
plutonio) necessaria ad innescare una reazione a catena, viene utilizzato per analogia dalla nuova
cultura emergente per indicare un processo di cambiamento sociale indotto da una minoranza
attiva quando raggiunge un certo grado di numerosità o di intensità. L’antropologa statunitense
Margaret Mead scriveva: «Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti
possa cambiare il mondo. Questo infatti è quanto è sempre successo».
Esempio assai citato per spiegare il processo di mutamento socioculturale per massa critica è il
cosiddetto fenomeno della centesima scimmia raccontato, in termini metaforici, dallo scrittore
inglese Lyall Watson, che prese spunto da una reale ricerca sul comportamento di un gruppo di
scimmie giapponesi, del genere «macaca buscata». Alcune di tali scimmie avevano imparato
spontaneamente a lavare le patate per eliminare la sabbia e altre incrostazioni prima di mangiarle.
La nuova conoscenza si diffuse nel gruppo molto lentamente, per imitazione, ma ad un certo
momento, quando il numero delle scimmie che adottavano questa nuova abitudine raggiunse una
certa soglia numerica, la pratica si diffuse in un tempo brevissimo all’intera comunità delle
scimmie, e tutte iniziarono a lavare le patate. Fu un «macroshift», un cambiamento improvviso e
radicale di comportamento dovuto al raggiungimento di una massa critica. Watson prese spunto da
questo fatto e, arbitrariamente, ipotizzò che il gruppo che lavava le patate fosse di 99 scimmie
(rispetto alle migliaia che non le lavavano) e che una «centesima scimmia» che aveva anch’essa
imparato a lavare le patate aveva determinato il raggiungimento della «massa critica» che aveva
indotto quel vistoso cambiamento collettivo di costumi.
La metafora della centesima scimmia, o della soglia di innesco del cambiamento, anche se ancora
non scientificamente provata, è intuitivamente plausibile ed è stata recepita da milioni di persone
come realtà potenziale: se un numero sufficiente di persone cambia in meglio un comportamento o
realizza una nuova consapevolezza, si crea una «massa critica» che catalizza in una società (o
nell’intera umanità) una trasformazione pressoché istantanea, una reazione a catena.
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