ripristinare il vuoto a rendere
- Ridurre il consumo di materie prime, (Vetro, PE, PET, alluminio, ecc), e rendere le campagne libere dalle discariche incontrollate riqualificando l'ambiente e creando coi proventi posti di lavoro.
- con il ripristino del vuoto a rendere sul vetro si e' costretti a lasciare il deposito, quindi una maggiorazione provvisoria del costo
- il costo "provvisorio" può essere ampiamente ripagato da una maggiore appettibilità del paesaggio che è un bene inestimabile per tutti i luoghi del mondo ma sopratutto per la nostra regione,
Da un'esperienza in Germania.
Sono stato a visitare dei parenti e ho notato con stupore che le bottiglie dell' acqua in plastica vengono riciclate negli stessi supermercati dove la si acquista. Sono rimasto allibito.
Il tutto funziona così: tu compri una o mille bottiglie d'acqua e paghi 10 centesimi a bottiglia. Quando poi riporti le bottiglie vuote e non schiacciate nel supermercato le introduci nel macchinario atto al riciclaggio.
A operazione finita premi il tasto di fine operazione che emette uno scontrino del valore delle bottiglie immesse. Es. 10cent x 10 bottiglie inserite, si avrà uno scontrino di 1 euro da utilizzare per la spesa da effettuare. Non si vede una bottiglia di plastica buttata per strada. Prendiamo esempio." da MoVimento 5 Stelle Firenze http://www.beppegrillo.it/2012/08/prendiamo_esemp.html
Soluzione a basso costo per via della crisi, Miglioramento delle qualità organolettiche dell'acqua di rete per disincentivare l'utilizzo / consumo dell'acqua in bottiglia
il ripristino del vuoto in ambito commerciale,(vedi bar ,ristroranti etc..)è stato riproposto dal gruppo coca cola:in sardegna gestito dalla ellenic,con pochi riscontri sia da parte dei consumatori sia dagli esercenti che dai distributori.secondo me si dovrebbe valutare l impatto che potrebbe avere la raccolta differenziata porta a porta unendola magari all utilizzo di aree di compostaggio e trasformazione che potrebbero nascere per dare oltre ad un servizio anche dei posti di lavoro .
Solution 1:
Inserire la cauzione da restituire con la resa dei vuoti che funzioni in automatico presso centri di raccolta pubblici o privati.
Da un'esperienza in Germania.
Sono stato a visitare dei parenti e ho notato con stupore che le bottiglie dell' acqua in plastica vengono riciclate negli stessi supermercati dove la si acquista. Sono rimasto allibito.
Il tutto funziona così: tu compri una o mille bottiglie d'acqua e paghi 10 centesimi a bottiglia. Quando poi riporti le bottiglie vuote e non schiacciate nel supermercato le introduci nel macchinario atto al riciclaggio.
A operazione finita premi il tasto di fine operazione che emette uno scontrino del valore delle bottiglie immesse. Es. 10cent x 10 bottiglie inserite, si avrà uno scontrino di 1 euro da utilizzare per la spesa da effettuare. Non si vede una bottiglia di plastica buttata per strada. Prendiamo esempio." da MoVimento 5 Stelle Firenze http://www.beppegrillo.it/2012/08/prendiamo_esemp.html
Brevi, sarebbe necessaria una legge e sopratutto una campagna d'informazione capillare che partisse dalle scuole.
Un primo stanziamento pubblico da restituire con gli utili legati alla vendita della materia prima da riutilizzare.
In germania i vuoti a rendere sono significativamente meno inquinanti degli usa e getta; l'ammontare dei rifiuti è ridotto del 96% per il vetro e dell'80% con la plastica.
Un amico ci segnala:
" Tale macchinario ha funzionato per anni in Via Santa Maria Chiara (Pirri - Cagliari) presso il supermercato Sisa, ma era talmente tanto l'apporto dei cittadini che la macchina si guastava spesso. Punto a capo, queste tipo di operazioni devono essere obbligate per legge con forti sanzioni, purtroppo per noi Italiani, altrimenti non si ricava il tanto necessario a rendere appetibile il sistema nel suo insieme. Quindi le macchine devono esser in tutti i supermercati i grossi centri commerciali, nei piccoli paesi uno per quartiere fino ad arrivare ad uno anche nei paesi piccolissimi"
Attualmente è reperibile una proposta di legge molto generale (proposta di legge AC 3242 2010) http://www.camera.it/_dati/lavori/stampati/pdf/16PDL0034690.pdf
Il governo italiano ha tentato più volte di reintrodurre questo meccanismo in Italia, ma senza mai riuscire a centrare l'obiettivo, mentre alcuni operatori del settore, in particolare Consorzi e Comuni, hanno espresso la loro forte contrarietà, vedendo nella norma una minaccia a un sistema funzionante. D'altra parte, però, una misura di questo genere potrebbe essere un'interessante opportunità per un'ulteriore riduzione dei rifiuti.
In mancanza di normativa alcuni punti di vista:
Ettore Fortuna, Presidente di Mineracqua. "E' un sistema complesso di cui ci siamo già occupati in maniera scevra da condizionamenti anche guardando al modello tedesco dove è stata introdotta la legge. La difficoltà deriva dal mettere insieme diversi soggetti e dare vita a un sistema che presenta costi sia di impianto, sia di gestione, davvero notevoli. La nostra conclusione è che abbiamo un sistema Conai - Corepla che funziona perché raggiunge gli obiettivi di legge per raccolta e riciclo. Sarebbe quindi preferibile lavorare insieme per implementarlo sempre di più".
Alberto Frausin, Presidente AssoBirra. "Assobirra ha dati su temi del vuoto a rendere già eccellenti, sicuramente tra i migliori tra le categorie nazionali, perché la sensibilità delle industrie birrarie è da sempre molto alta sui temi ambientali. Oltre il 22% dei consumi di birra in Italia, infatti, avviene già con vuoti a rendere (fusti e vetro a rendere), un circolo virtuoso costruitosi anche senza l'intervento del legislatore. E un circolo virtuoso sui temi dei rifiuti oggi deve prevedere la combinazione di più azioni consone alla realtà in cui si agisce: dalla raccolta differenziata su cui Conai e i Comuni operano con successo in molte città d'Italia, al vuoto a rendere appunto. Occorre quindi cautela nell'applicare in Italia modelli che hanno successo in paesi profondamente diversi dal nostro per storia, territorio, struttura produttiva e distributiva, senza calcolare gli impatti ambientali che tali modelli avrebbero, per esempio, per le peculiarità logistiche del nostro sistema distributivo. Concludo con un invito, ai legislatori e non solo, a utilizzare gli strumenti quantitativi di misurazione approvati dall'Unione Europea, come il Life Cycle Assessment, per poter prendere decisioni su questi temi motivate su base oggettiva e scientifica. L'Europa misurerà il futuro delle scelte ambientali con tali strumenti e noi Italiani è proprio al futuro che dobbiamo guardare".
- Il vetro presente è di gran lunga sufficente per il nostro fabbisogno, è una materia riciclabile per cui con la resa del vuoto si eliminerebbero le brutture che costellano le nostre campagne. Ne guadagneremo in paesaggio e salute.
- L'utilizzo di questa modalità sensibilizzerebbe al riciclo di altri materiali.
- I fondi raccolti con le cauzioni potrebbero favorire la creazione di posti di lavoro per la bonifica delle strade, attualmente invase dai rifiuti
- Verrebbe incentivato il consumo di "eau de grifon" con conseguente minor inquinamento per il trasporto
- Riduzione del pericolo di innesto incendi
Il vetro presente è di gran lunga sufficente per il nostro fabbisogno, è una materia riciclabile per cui con la resa del vuoto si eliminerebbero le brutture che costellano le nostre campagne. Ne guadagneremo in paesaggio e salute.
Solution 2:
Creare un fondo per il recupero delle discariche non autorizzate.
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In germania i vuoti a rendere sono significativamente meno inquinanti degli usa e getta; l'ammontare dei rifiuti è ridotto del 96% per il vetro e dell'80% con la plastica.
Attualmente è reperibile una proposta di legge molto generale (proposta di legge AC 3242 2010) http://www.camera.it/_dati/lavori/stampati/pdf/16PDL0034690.pdf
Il governo italiano ha tentato più volte di reintrodurre questo meccanismo in Italia, ma senza mai riuscire a centrare l'obiettivo, mentre alcuni operatori del settore, in particolare Consorzi e Comuni, hanno espresso la loro forte contrarietà, vedendo nella norma una minaccia a un sistema funzionante. D'altra parte, però, una misura di questo genere potrebbe essere un'interessante opportunità per un'ulteriore riduzione dei rifiuti.
In mancanza di normativa alcuni punti di vista:
Ettore Fortuna, Presidente di Mineracqua. "E' un sistema complesso di cui ci siamo già occupati in maniera scevra da condizionamenti anche guardando al modello tedesco dove è stata introdotta la legge. La difficoltà deriva dal mettere insieme diversi soggetti e dare vita a un sistema che presenta costi sia di impianto, sia di gestione, davvero notevoli. La nostra conclusione è che abbiamo un sistema Conai - Corepla che funziona perché raggiunge gli obiettivi di legge per raccolta e riciclo. Sarebbe quindi preferibile lavorare insieme per implementarlo sempre di più".
Alberto Frausin, Presidente AssoBirra. "Assobirra ha dati su temi del vuoto a rendere già eccellenti, sicuramente tra i migliori tra le categorie nazionali, perché la sensibilità delle industrie birrarie è da sempre molto alta sui temi ambientali. Oltre il 22% dei consumi di birra in Italia, infatti, avviene già con vuoti a rendere (fusti e vetro a rendere), un circolo virtuoso costruitosi anche senza l'intervento del legislatore. E un circolo virtuoso sui temi dei rifiuti oggi deve prevedere la combinazione di più azioni consone alla realtà in cui si agisce: dalla raccolta differenziata su cui Conai e i Comuni operano con successo in molte città d'Italia, al vuoto a rendere appunto. Occorre quindi cautela nell'applicare in Italia modelli che hanno successo in paesi profondamente diversi dal nostro per storia, territorio, struttura produttiva e distributiva, senza calcolare gli impatti ambientali che tali modelli avrebbero, per esempio, per le peculiarità logistiche del nostro sistema distributivo. Concludo con un invito, ai legislatori e non solo, a utilizzare gli strumenti quantitativi di misurazione approvati dall'Unione Europea, come il Life Cycle Assessment, per poter prendere decisioni su questi temi motivate su base oggettiva e scientifica. L'Europa misurerà il futuro delle scelte ambientali con tali strumenti e noi Italiani è proprio al futuro che dobbiamo guardare".
- Il vetro presente è di gran lunga sufficente per il nostro fabbisogno, è una materia riciclabile per cui con la resa del vuoto si eliminerebbero le brutture che costellano le nostre campagne. Ne guadagneremo in paesaggio e salute.
- L'utilizzo di questa modalità sensibilizzerebbe al riciclo di altri materiali.
- I fondi raccolti con le cauzioni potrebbero favorire la creazione di posti di lavoro per la bonifica delle strade, attualmente invase dai rifiuti
- Verrebbe incentivato il consumo di "eau de grifon" con conseguente minor inquinamento per il trasportoRiduzione del pericolo di innesto incendi
- il vuoto a rendere sarebbe educativo (ci mostrerebbe la quantità di materiale che utilizziamo) oltre che necessario.
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