Industria europea in ripresa. Tutti bene, tranne la Gran Bretagna
Riparte l'industria europea. Nel mese di agosto i dati riportano una crescita che è andata oltre le attese, con la sola eccezione negativa della Gran Bretagna, che ha registrato una flessione. Per il resto i dati sono tutti positivi, il che è una bella spinta per l'economia.
I dati della ripresa industriale
L'incremento congiunturale maggiore è stato quello della Germania, che segna un +2,5% (+1,9% su base annua), che va ben oltre le aspettative. Si tratta del risultato migliore da inizio anno, che fa il paio con il dato positivo pubblicato ieri riguardo gli ordinativi. A livello di settore, il manifatturiero fa la parte del leone (+3,3%), mentre vanno male le costruzioni. Il governo tedesco ha oggi rivisto al rilazo le stime sul Pil 2016, portandole al +1,8% contro il precedente +1,7, anche se ha ridotto - sempre di un decimale di punto, dall’1,5 all’1,4% - quelle per il 2017.
Va detto, però, che anche oggi il FMI ha invitato il governo tedesco a fare molto di più per quel che riguarda gli investimenti.
Dato positivo anche per la Francia, che registra un +2,1% rispetto a luglio, quando era scesa invece dello 0,5%. anche qui il settore manifatturiero fa la voce grossa, visto che segna un +2,2%.
Anche dalla Spagna arrivano segnali incoraggianti, visto che l’output ha registrato ad agosto un balzo del +1,4% che rappresente un record nel 2016. A livello tendenziale il dato è del +4%, trainato dalle autovetture.
Come detto, se in generale l’industria dà degli importanti segnali di risveglio dopo lo shock post-Brexit, non arrivano notizie positive per l’industria del Regno Unito, che ha segnato una flessione dello 0,4% ad agosto. Il peso maggiore lo ha avuto il crollo nell’estrazione di petrolio e gas (-4,4%) dovuta alla chiusura di alcuni impianti. Benino la manifattura britannica (+0,2%), che aveva subito a luglio il contraccolpo (-0,9%) del referendum.